Il Palio

La rievocazione storica dell'anno 1159

Nato oltre quarant’anni fa per “raccontare” la storia della città di Como soprattutto a chi vi era giunto ad abitare da poco tempo, il Palio del Baradello si è evoluto negli anni in una grande occasione per rivivere questa grande Storia, insieme a cittadini e visitatori, con una serie di eventi, tornei e spettacoli che richiamano i pomposi festeggiamenti allestiti dai comaschi nel marzo 1159 per la prima visita dell’imperatore Federico Barbarossa.

I drappi del Palio
La storia del Palio

Incoronata tra le città più belle del mondo, Como prosegue la valorizzazione del prestigioso patrimonio medievale attraverso il Palio del Baradello, manifestazione giunta alla 44^ edizione e unica nel suo genere perché incastonata tra reperti di città romane, antiche mura, resti di forticazioni, palazzi nobiliari e un lago che non smette mai di incantare. Dal 30 di agosto al 19 settembre gli antichi fasti che caratterizzarono la storia di Como ecco che rivivranno, esaltando antiche gesta e festeggiamenti che hanno riempito sin qui i libri di storia.
Già, perché la Novum Comum dichiarata colonia da Giulio Cesare nel 59 a.C. sotto la dominazione romana, tra invasioni barbariche, dominazioni di Longobardi e Carolingi, e che ottenne poi l’autonomia comunale sotto la Chiesa nell’anno Mille, si apprestò a vivere momenti esaltanti proprio nel 1159 quando in un moto di orgoglio si rivolse all’Imperatore Federico di Svevia per chiedergli di far porre fine ai costanti soprusi della vicina e odiata Milano. L’amicizia con il Duca di Svevia detto il Barbarossa divenne un momento importante, da celebrare con festeggiamenti poiché, proprio grazie all’intervento dell’Imperatore, Como riuscì a mettere fine al giogo che Milano le aveva imposto da quando, nell’agosto del 1127, aveva vinto una lunga guerra durata dieci anni e con più di 100 cruente battaglie combattute. Era la fine di trent’anni di vincoli alla libertà che avevano stremato i comaschi. Le richieste di sospendere ogni limitazione imposta furono però rifiutate da Milano. Fu a quel punto che Federico di Svevia, che nutriva l’ambizione di avanzare fino a Roma, decise di passare all’azione, con i comaschi pronti a sostenerlo.
Con l’aiuto dell’Imperatore, nel 1158 Como iniziò a riedificare ed ampliare le mura della città (cui successivamente furono aggiunte anche le importanti torri di Porta TorreTorre di San Vitale e Torri di Porta Nuova detta Torre Gattoni) e restaurò il Castel Baradello, potenziandolo iniziando a costruire la poderosa torre e altre strutture. L’“alleanza” divenne solida e per rendergli onore, quando nel 1159 il Barbarossa giunse sul Lario (secondo alcune fonti accompagnato da Beatrice di Borgogna), la città organizzò giochi, tornei, banchetti e feste. Le stesse che rivivono oggi grazie al Palio del Baradello, manifestazione principale della città di Como.
La prima edizione del Palio risale al 1981,quando i borghi di BrecciaCamerlataRebbio e Prestino donarono alla città questa affascinante kermesse. Nel tempo, oltre alla ricostruzione storica della celebre visita del Barbarossa, il Palio ha saputo regalare momenti unici dal punto di vista culturale e aggregativo, con borghi, contrade e alcuni comuni limitrofi pronti a disputare emozionanti e avvincenti gare per aggiudicarsi l’ambito “Pallium”, artistico drappo di seta che ogni anno viene realizzato da noti artisti locali.