Incoronata tra le città più belle del mondo, Como prosegue la valorizzazione del prestigioso patrimonio medievale attraverso il Palio del Baradello, manifestazione giunta alla 44^ edizione e unica nel suo genere perché incastonata tra reperti di città romane, antiche mura, resti di forticazioni, palazzi nobiliari e un lago che non smette mai di incantare. Dal 30 di agosto al 19 settembre gli antichi fasti che caratterizzarono la storia di Como ecco che rivivranno, esaltando antiche gesta e festeggiamenti che hanno riempito sin qui i libri di storia.
Già, perché la Novum Comum dichiarata colonia da Giulio Cesare nel 59 a.C. sotto la dominazione romana, tra invasioni barbariche, dominazioni di Longobardi e Carolingi, e che ottenne poi l’autonomia comunale sotto la Chiesa nell’anno Mille, si apprestò a vivere momenti esaltanti proprio nel 1159 quando in un moto di orgoglio si rivolse all’Imperatore Federico di Svevia per chiedergli di far porre fine ai costanti soprusi della vicina e odiata Milano. L’amicizia con il Duca di Svevia detto il Barbarossa divenne un momento importante, da celebrare con festeggiamenti poiché, proprio grazie all’intervento dell’Imperatore, Como riuscì a mettere fine al giogo che Milano le aveva imposto da quando, nell’agosto del 1127, aveva vinto una lunga guerra durata dieci anni e con più di 100 cruente battaglie combattute. Era la fine di trent’anni di vincoli alla libertà che avevano stremato i comaschi. Le richieste di sospendere ogni limitazione imposta furono però rifiutate da Milano. Fu a quel punto che Federico di Svevia, che nutriva l’ambizione di avanzare fino a Roma, decise di passare all’azione, con i comaschi pronti a sostenerlo.
Con l’aiuto dell’Imperatore, nel 1158 Como iniziò a riedificare ed ampliare le mura della città (cui successivamente furono aggiunte anche le importanti torri di Porta Torre, Torre di San Vitale e Torri di Porta Nuova detta Torre Gattoni) e restaurò il Castel Baradello, potenziandolo iniziando a costruire la poderosa torre e altre strutture. L’“alleanza” divenne solida e per rendergli onore, quando nel 1159 il Barbarossa giunse sul Lario (secondo alcune fonti accompagnato da Beatrice di Borgogna), la città organizzò giochi, tornei, banchetti e feste. Le stesse che rivivono oggi grazie al Palio del Baradello, manifestazione principale della città di Como.
La prima edizione del Palio risale al 1981,quando i borghi di Breccia, Camerlata, Rebbio e Prestino donarono alla città questa affascinante kermesse. Nel tempo, oltre alla ricostruzione storica della celebre visita del Barbarossa, il Palio ha saputo regalare momenti unici dal punto di vista culturale e aggregativo, con borghi, contrade e alcuni comuni limitrofi pronti a disputare emozionanti e avvincenti gare per aggiudicarsi l’ambito “Pallium”, artistico drappo di seta che ogni anno viene realizzato da noti artisti locali.