Il Palio

che regala storia, cultura ed emozioni

La rievocazione storica dell'anno 1159

Nato oltre quarant’anni fa per “raccontare” la storia della città di Como soprattutto a chi vi era giunto ad abitare da poco tempo, il Palio del Baradello si è evoluto negli anni in una grande occasione per rivivere questa grande Storia, insieme a cittadini e visitatori, con una serie di eventi, tornei e spettacoli che richiamano i pomposi festeggiamenti allestiti dai comaschi nel marzo 1159 per la prima visita dell’imperatore Federico Barbarossa.



I DRAPPI DEL PALIO NEGLI ANNI


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1987

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1993

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2003

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2004

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2005

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2008

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di Mauro Fuggiaschi

2011

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di Nicoletta Brenna

2013

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di Maria Aloi

2022

La storia del palio

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Incoronata tra le città più belle del mondo, Como prosegue la valorizzazione del prestigioso patrimonio medievale attraverso il Palio del Baradello, manifestazione giunta alla 43^ edizione e unica nel suo genere perché incastonata tra reperti di città romane, antiche mura, resti di forticazioni, palazzi nobiliari e un lago che non smette mai di incantare. Dal 30 di agosto al 24 settembre gli antichi fasti che caratterizzarono la storia di Como ecco che rivivranno, esaltando antiche gesta e festeggiamenti che hanno riempito sin qui i libri di storia.

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Già, perché la Novum Comum dichiarata colonia da Giulio Cesare nel 59 a.C. sotto la dominazione romana, tra invasioni barbariche, dominazioni di Longobardi e Carolingi, e che ottenne poi l’autonomia comunale sotto la Chiesa nell’anno Mille, si apprestò a vivere momenti esaltanti proprio nel 1159 quando in un moto di orgoglio si rivolse all’Imperatore Federico di Svevia per chiedergli di far porre fine ai costanti soprusi della vicina e odiata Milano. L’amicizia con il Duca di Svevia detto il Barbarossa divenne un momento importante, da celebrare con festeggiamenti poiché, proprio grazie all’intervento dell’Imperatore, Como riuscì a mettere fine al giogo che Milano le aveva imposto da quando, nell’agosto del 1127, aveva vinto una lunga guerra durata dieci anni e con più di 100 cruente battaglie combattute. Era la fine di trent’anni di vincoli alla libertà che avevano stremato i comaschi. Le richieste di sospendere ogni limitazione imposta furono però rifiutate da Milano. Fu a quel punto che Federico di Svevia, che nutriva l’ambizione di avanzare fino a Roma, decise di passare all’azione, con i comaschi pronti a sostenerlo.

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Con l’aiuto dell’Imperatore, nel 1158 Como iniziò a riedificare ed ampliare le mura della città (cui successivamente furono aggiunte anche le importanti torri di Porta Torre, Torre di San Vitale e Torri di Porta Nuova detta Torre Gattoni) e restaurò il Castel Baradello, potenziandolo iniziando a costruire la poderosa torre e altre strutture. L’“alleanza” divenne solida e per rendergli onore, quando nel 1159 il Barbarossa giunse sul Lario (secondo alcune fonti accompagnato da Beatrice di Borgogna), la città organizzò giochi, tornei, banchetti e feste. Le stesse che rivivono oggi grazie al Palio del Baradello, manifestazione principale della città di Como.

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La prima edizione del Palio risale al 1981,quando i borghi di Breccia, Camerlata, Rebbio e Prestino donarono alla città questa affascinante kermesse. Nel tempo, oltre alla ricostruzione storica della celebre visita del Barbarossa, il Palio ha saputo regalare momenti unici dal punto di vista culturale e aggregativo, con borghi, contrade e alcuni comuni limitrofi pronti a disputare emozionanti e avvincenti gare per aggiudicarsi l’ambito “Pallium”, artistico drappo di seta che ogni anno viene realizzato da noti artisti locali.

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Foto di Marco Mason

bandiera UK  The origins of “Palio del Baradello”

“The city of Como gives him a hearty welcome with great feasts and revelry: big banquets, illuminations, contests and equestrian tournaments are organized in his honor”. This is what happened in the summer of 1159 when Frederick the 1st of Swabia (also known as Barbarossa, or Redbeard) arrived in the city, accompanied by his young bride, Beatrix of Burgundy and the Duke of Saxony, Henry the Lion. They arrived at the end of the siege of Milan, which had just concluded with the capitulation of the Lombard town. Historians acknowledge the importance of Barbarossa in the rebirth of Como and consider the celebrations to be a form of thanks, from the captains, the bishop and the entire population.

The Palio del Baradello, with its historical parade and traditional games, reminds us of the importance of those celebrations. The Palio is a historical reenactment, which was first held in 1981 in Camerlata. It involved a fancydress feast which allowed people to spend quality time together in a unique way on the Castle Baradello fields. The following year the Palio was expanded it transformed from a simple neighborhood feast to something more important and it began to be linked to particular historical events of the Early Middle Ages. Today, thirty four years later, the Palio has become an important event in Como’s cultural calendar. Over the last few years the event has gradually grown, the historical contents have been refined, but, above all, the city has become more and more involved.

Previous celebrations had great results, however it’s imperative to include new things to directly involve city localities where important historical events took place. The splendid Romanesque basilicas hailed Redbeard entering the town with his dignitaries and the city walls destroyed by the Milanese were rebuilt and crowned with the majestic Porta Torre thanks to our alliance with the great Emperor. Piazza del Duomo reminds us of a particularly sad moment for the city: one night, in 1127, women, children and the elderly boarded comballi (traditional boats) to leave their city which was soon to be invaded by the troops of Milan. In each of these places the Palio del Baradello wants to hold a specific event. It is one of the important ideas which christens a new era: Palio in the spots where histori- cal events took place.